La selezione varietale di Fondazione Agrion a sostegno della competitività dei produttori

A causa dei cambiamenti climatici e dell’avvento di nuovi patogeni, molte varietà di frutta e verdura rischiano di scomparire. La ricerca di Fondazione Agrion mira a trovare le varietà più resistenti e di qualità.

Individuare le varietà migliori di frutta e verdura è lo scopo della selezione varietale, uno studio che viene portato avanti ogni giorno nei centri di ricerca di Fondazione Agrion, a Manta di Saluzzo sulla frutta e a Boves su ortaggi e piccoli frutti. Si tratta di un lavoro invisibile agli occhi dei consumatori, eppure essenziale: da un lato, infatti, viene garantita una varietà notevole di prodotti, dall’altro si preservano le aziende agricole dal rischio di investire in produzioni che, con il tempo, potrebbero rivelarsi non redditizie o addirittura fallimentari.

La selezione varietale: quali vantaggi?

La selezione varietale è un processo estremamente lungo e complesso che può richiedere oltre dieci anni di studi e sperimentazioni prima che la nuova varietà possa essere commercializzata. “Il nostro compito è fornire indicazioni precise agli agricoltori che vogliono intraprendere la coltivazione di un determinato prodotto. Se i risultati della ricerca sono positivi, nelle fasi finali della sperimentazione stiliamo le liste ufficiali della Regione Piemonte, che contengono gli elenchi delle varietà più promettenti e consigliate ai produttori per la coltivazione” spiega Lorenzo Berra, coordinatore tecnico-scientifico della Fondazione.

Attualmente Fondazione Agrion ha in valutazione circa 1000 varietà di specie diverse, di cui oltre 100 solo nel settore frutticolo: numeri sorprendenti, soprattutto se si pensa che soltanto l’1% o il 2% di queste varietà dà risultati soddisfacenti. I ricercatori, in laboratorio e in campo, ne studiano la reazione agli attacchi di parassiti e ad agenti atmosferici avversi, come le forti piogge o la siccità. Un esempio è dato dalle ciliegie, che, in caso di piogge particolarmente frequenti e violente, tendono a spaccarsi, rischiando di essere attaccate da batteri e parassiti: di fronte a questa emergenza Fondazione Agrion lavora per individuare le varietà di ciliegie meno sensibili alla rottura, in modo da poterle indicare ai produttori dei territori più toccati da questo tipo di fenomeni climatici.

Ma la selezione varietale non si limita soltanto a trovare varietà migliori e più resistenti, perché suo compito è anche incentivare la competitività dei piccoli e grandi produttori del territorio sul mercato: “la selezione varietale ci consente di incidere sulla reperibilità di certi prodotti durante l’anno. Alcune varietà di frutta e verdura, ad esempio, maturano dopo quelle tradizionali: questo allungamento del calendario di maturazione rappresenta un ritardo prezioso che permette di presentare questi frutti sul mercato in un momento di intensa competizione commerciale” afferma Berra.

Lungimiranza ed efficacia

Grazie alla ricerca di Fondazione Agrion, alcune specie di frutta o verdura che rischiano di scomparire per criticità dovute a clima e patogeni possono finalmente essere salvate. Giacomo Ballari, Presidente di Fondazione Agrion, afferma che “gli agricoltori, dovendo mantenere la propria competitività sul mercato e volendo garantire ai consumatori un prodotto salubre, spesso si trovano a dovere ricorrere ad accorgimenti non sempre adottabili sia per le difficoltà gestionali sia perché, anche a livello economico, non sarebbero sostenibili a lungo termine: teli antinsetto o antipioggia, coperture assicurative sono certamente di aiuto, ma non rappresentano una soluzione duratura e lungimirante”.

Di fronte a queste difficoltà, emerge dunque come solo una continua evoluzione dell’innovazione varietale possa dare una risposta concreta, efficace e vantaggiosa all’agricoltura: è quindi oggi il momento giusto per investire nel miglioramento delle caratteristiche dei prodotti del nostro territorio in termine di resa, sapore, resistenza e adattabilità. Solo con questa lungimiranza il settore agricolo piemontese può davvero crescere e mantenere il proprio posizionamento.

Approfondimento tecnico - Le fasi della selezione varietale

La selezione varietale può svolgersi su due tipi diversi di materiale vegetale: la selezione è il materiale non ancora brevettato ma che ha destato un certo interesse tra i suoi editori, che si rivolgono a Fondazione Agrion per studi ulteriori che ne confermino le potenzialità. La varietà è invece il materiale vegetale già brevettato, che ha un nome vero e proprio ed è già commercializzato.

Le fasi della selezione varietale

Una volta individuate le selezioni e le varietà da valutare, i centri di ricerca avviano la sperimentazione parcellare su 3-5 piante: è una valutazione che viene fatta sia in campo, per studiare il comportamento della pianta, il suo sviluppo e le sue caratteristiche agronomiche, sia in laboratorio, dove è possibile valutare la qualità del prodotto a livello sia estetico sia di sapore, studiandone in modo analitico parametri ben definiti, come, ad esempio, l’acidità o la dolcezza. Se dopo tre produzioni significative il comportamento della varietà è giudicato buono, allora questa viene presentata ai produttori e inserita nelle liste di programmazione varietale della Regione Piemonte, dove sono elencate le varietà consigliate per la coltivazione. “È una fase di primaria importanza: se si arriva qui significa che il tragitto percorso è stato davvero promettente e che la varietà può essere di grande interesse per il settore agricolo del territorio. Si avvia infatti una sperimentazione estesa nelle aziende del territorio, che arriveranno anche a qualche centinaia di piante” spiega Davide Nari, ricercatore di Fondazione Agrion.

 

Scrivi una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati *