Lo scorso 14 novembre, la Fondazione Agrion, incaricata dal Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, ha presentato il bilancio fitosanitario del melo delle annate 2018-2019 presso l’aula magna della Fondazione Edmund Mach a San Michele all’Adige (TN). L’iniziativa, chiamata “I giovedì dell’AIPP”, è promossa e coordinata dall’Associazione Italiana per la Protezione delle Piante con l’intento di fare il bilancio fitosanitario delle colture frutticole, vitivinicole, orticole e cerealicole a livello italiano e comprendere quali siano le maggiori problematiche da affrontare.
All’incontro in Trentino, le regioni del Nord d’Italia (Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna) hanno analizzato in modo approfondito e completo la coltura del melo. Durante la giornata si è affrontata sia la questione patogeni, che quella relativa ai fitofagi. In particolare, Luca Nari della Fondazione Agrion ha argomentato sulle principali criticità riscontrate sul melo nel corso degli ultimi due anni in Piemonte. Per quanto riguarda i patogeni, si è evidenziata la problematica della “patina bianca”, un grave problema per i frutticoltori piemontesi ma anche per quelli trentini che hanno riscontrato danni ingenti soprattutto nel 2018. Date le problematiche comuni, la collaborazione tra i Centri di sperimentazione di Piemonte (Agrion) e Trentino Alto Adige (FEM-Laimburg) nasce proprio con l’intento di cercare soluzioni pratiche da mettere in campo e limitare al minimo i danni nel corso delle prossime annate. Per quanto riguarda i fitofagi, la cimice asiatica è risultata essere la prima problematica del melo, non solo per il Piemonte, ma anche per tutte le altre regioni. La questione cimice è dunque trasversale a livello nazionale, ed anche in questo caso le collaborazioni in atto tra i Centri di ricerca e sperimentazione piemontesi e quelli di altre regioni nascono con l’intento di ridurre al minimo il danno provocato alle produzioni.