PROGETTO POST-FRUIT
DIFESA POST-RACCOLTA DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI
PARTNER: AGROINNOVA, FONDAZIONE AGRION
ENTI FINANZIATORI: Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano, Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, Fondazione Cassa di Risparmio di Savigliano
DURATA: TRIENNALE (2020-2022)
L’obiettivo del progetto di ricerca è quello di favorire l’innovazione tecnologica nel settore della conservazione e del contenimento di malattie post-raccolta dei prodotti frutticoli.
La ricerca si concentrerà sullo studio della biologia ed epidemiologia di nuovi e riemergenti patogeni da conservazione, sull’adozione di tecniche di diagnosi rapida e veloce e sullo sviluppo di strategie di difesa sostenibili e a basso impatto ambientale.
Le attività previste dal progetto sono le seguenti:
- Melo: è previsto un monitoraggio di vecchie e nuove fitopatie da conservazione. Verrà effettuato un monitoraggio in post raccolta, con tecniche di identificazione microbiologiche e molecolari, di agenti di patina bianca, marciume lenticellare, marciumi del cuore e gleosporiosi.
- Pesco: si monitorerà la presenza in campo di Monilinia fructicola e di M. fructigena, della specie recentemente segnalata in Emilia-Romagna M. polystroma, e di nuovi agenti fitopatogeni (Prencipe et al., 2017). Sulla popolazione piemontese, verrà determinata la sensibilità ai fungicidi disponibili, tramite saggi in vitro e molecolari, al fine di sviluppare strategie di difesa maggiormente efficaci, tramite prove in frutteto.
- Tecniche diagnostiche rapide e di campo: per l’identificazione di patogeni da conservazione, sia in campo sia in conservazione, si utilizzeranno strumenti rapidi e portatili, tra cui la tecnica LAMP. La sensibilità della metodica verrà saggiata tramite l’uso di diluizioni seriali di DNA target. La validazione della metodica LAMP sviluppata verrà eseguita seguendo gli standard EPPO. In particolare, la LAMP sviluppata verrà confrontata con altre metodiche ad alta sensibilità quali la PCR quantitativa (qPCR).
- Test in campo: saranno impiegati oli essenziali (Lopez-Reyes et al., 2013) e agenti di lotta biologica (Spadaro e Droby, 2016), da valutare in combinazione con le pratiche di conservazione usate attualmente. L’efficacia di diversi biofungicidi basati su lieviti antagonisti, sia in via di sviluppo sia già commercializzati, sarà valutata su frutti conservati a bassa temperatura e in atmosfera controllata.