Continua a crescere Fondazione Agrion: nel 2024 si punta a superare i 2 milioni di euro di volume di attività con un bilancio in equilibrio
Presentato anche ai Soci il Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/01
Si è tenuta lo scorso 29 luglio a Manta (CN), presso il Centro ricerche per la Frutticoltura di Agrion, l’Assemblea dei Soci della Fondazione. Il Consiglio di amministrazione ha sottoposto al vaglio dei Soci il bilancio consuntivo al 31 dicembre 2023, il bilancio di previsione 2024 ed il piano di sviluppo per il triennio 2025/2026/2027.
Il Presidente Giacomo Ballari ha voluto ringraziare tutti i Soci presenti, fondatori e partecipanti, per il loro impegno indispensabile alla Fondazione, a beneficio di tutta la filiera agroalimentare piemontese ed il Consiglio di Amministrazione e tutti i dipendenti per l’impegno e la disponibilità dimostrata.
“Per far fronte alle numerose criticità emergenti, che stanno mettendo a dura prova la produttività di imprese e interi settori produttivi, occorre sviluppare una rete a livello territoriale, capace di coinvolgere le migliori competenze dal punto di vista della ricerca e dell’innovazione, per affrontare più preparati e consapevoli le sfide dei prossimi anni. Con il supporto di tutti i Soci e degli altri soggetti che vorranno contribuire a sostenerci, Agrion si candida a diventare il punto di riferimento dell’agricoltura innovativa e sostenibile, il contesto dove insieme ricercare soluzioni e delineare nuove prospettive di sviluppo per la nostra agricoltura” ha dichiarato il Presidente della Fondazione Agrion, Giacomo Ballari.
“L’Assemblea dei Soci ha approvato oggi il bilancio consuntivo 2023, evidenziando un ulteriore incremento del volume di attività rispetto al 2022. Se il Bilancio preventivo proietta Agrion a superare i 2 milioni di euro di attività svolte nel 2024, il Piano strategico conferma questo trend positivo, che la Fondazione intende mantenere nei prossimi tre anni, che secondo le proiezioni del Consiglio dovrebbe portare questa struttura ad avvicinarsi ai 2.700.000 euro di volume di attività nel 2027.
Obiettivo di crescita ambizioso, ma necessario per far fronte alla crescente domanda di soluzioni innovative e di risoluzione di problemi da parte dei soci e delle imprese. Stiamo attraversando un momento difficile, dove fare agricoltura sotto la pressione dei cambiamenti climatici, del crescente numero di insetti nocivi e malattie sta diventando molto complesso. Il nostro sistema di imprese può assolutamente vincere queste sfide: la ricerca e l’innovazione diventano gli strumenti per giocare seriamente questa partita.
È in quest’ottica di crescita che Agrion si candida a diventare incubatore di nuove tecnologie: i suoi quattro centri rappresentano un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, laddove ospitare e testare soluzioni high tech direttamente sulle colture agrarie. Da sempre Agrion lavora assieme ai tecnici ed agli agricoltori per migliorare il profilo di sostenibilità ambientale delle coltivazioni agricole. Si continuerà ad intensificare questo lavoro, consapevoli che la transizione ecologica voluta dalle istituzioni europee sarà possibile solo trovando soluzioni ai problemi in campo. Il lavoro e le competenze acquisite in questi anni in materia saranno messi a disposizione non solo degli agricoltori, ma di tutti quei soggetti che operano e gestiscono parte dei nostri territori; perché un ambiente sano non dipende solo dagli agricoltori, ma è il risultato di un’attenzione da parte di tutti i soggetti pubblici e privati che operano in un determinato territorio. La Fondazione, inoltre, si pone un ulteriore obiettivo: supportare le imprese nella crescita delle competenze e sostenerle nel ricambio generazionale. Sarà importante fornire una maggiore preparazione dell’imprenditore agricolo, che non dovrà sostituirsi al tecnico di campo, ma potrà diventare l’asso nella manica per rendere ancora più puntuali ed efficaci le strategie di difesa delle colture agricole.”
Al termine della seduta, la Dott.sa Donatella Capellino, responsabile area organizzazione di Agrion assieme all’Avv. Nicola Menardo, in qualità di Organismo di Vigilanza hanno illustrato ai Soci il Modello di organizzazione e gestione e controllo, ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 di cui si è dotata la Fondazione
“Un passo molto importante per Agrion” commenta il Presidente Ballari. “Con il Consiglio di Amministrazione, abbiamo deciso di adottare il Modello Organizzativo 231, i cui connotati sono un banco di prova decisivo per la realizzazione di un sistema di governance realmente efficace. L’insieme di strumenti, regole, procedure, puntualmente previsti nel documento, hanno come scopo quello di garantire una gestione corretta e trasparente nei confronti della compagine sociale e di tutti coloro che si interfacciano con la Fondazione, in linea con la nostra missione”.
Questa seduta assembleare è stata allietata dalla partecipazione dell’assessore all’Agricoltura di Regione Piemonte, Paolo Bongioanni che ha evidenziato come il suo impegno a favore dello sviluppo di Fondazione Agrion sia ormai noto dai tempi della scorsa Consigliatura regionale.
“Regione Piemonte ha voluto, in accordo con Unioncamere Piemonte, costituire un soggetto in grado di sviluppare e gestire un’articolata attività di ricerca applicata, per affrontare le innumerevoli criticità a cui devono far fronte le nostre eccellenze agroalimentari. Oggi abbiamo il dovere di capire come consolidare e sviluppare ulteriormente Fondazione Agrion, le reti di ricerca e di consulenza tecnica a lei collegate, e un sistema di governance che veda sempre più le istituzioni e gli agricoltori ad identificare le linee di lavoro e le priorità di impegno. È dunque necessario che Fondazione Agrion rappresenti sempre di più un punto riferimento nel campo della ricerca, in quanto, braccio operativo della Regione Piemonte e strumento per supportare il comparto agroalimentare per affrontare al meglio tutte le avversità del settore e valorizzare il territorio piemontese.”