Ordine: Diptera
Famiglia: Tephritidae
La Bactrocera dorsalis, comunemente chiamata “mosca orientale della frutta”, è un fitofago proveniente dal sud-est asiatico dell’ordine dei ditteri, recentemente segnalato in Italia a causa dei commerci e spostamenti di merce proveniente dai paesi dove è già presente o endemica.
I primi avvistamenti del dittero in Europa sono avvenuti proprio in Italia, più precisamente in Campania nelle province di Napoli e Salerno, dove sono stati rinvenuti 7 esemplari a seguito del posizionamento di trappole, ma le prime segnalazioni risalgono già al 2013 in Francia su delle partite di frutta arrivate dal centro Africa. Ulteriori ritrovamenti sono avvenuti in Campania a settembre 2019; a Montpellier in Francia e due in California a Saratoga, dove si sta già mettendo in atto un severo piano di controllo e abbattimento.
L’elevata pericolosità di questo insetto è data da più fattori, ma quelli più preoccupanti sono due: primo, il fatto che sia estremamente polifago, ossia la sua dieta è composta da un numero elevatissimo di frutti e ortaggi molto diffusi nei nostri areali (si stima oltre 300 specie, anche se, nei suoi paesi di origine, predilige mango e guava), come pesco, melo, pero, ma anche pomodoro, zucchino e cetriolo; e, secondo, ha un potenziale riproduttivo elevatissimo, simile a quello della Ceratitis capitata, arrivando anche a 10 generazioni l’anno con un numero di uova altrettanto elevato: fino a 3.000 a deposizione, deposte su più frutti in gruppetti di 100-300. Inoltre, l’insetto dimostra un’elevata adattabilità in ambienti caratterizzati da climi simili a quelli tipici dei luoghi di origine, se non arrestata per tempo, si instaura facilmente.
La Bactrocera dorsalis è inserita nell’elenco degli organismi nocivi prioritari secondo il Regolamento (UE) 1702/2019 della Commissione.