Subito un tavolo di coordinamento per lo sviluppo e l’innovazione.
Videoconferenza “Il centro ricerche di Carpeneto al servizio del territorio” – Confronto su piano di attività e sviluppo 2020-2021 (Lunedì 8 giugno 2020)
Buona partecipazione, lunedì 8 giugno, alla videoconferenza “Il centro ricerche di Carpeneto al servizio del territorio”, organizzata dalla Fondazione Agrion. Numerosi anche gli interventi da parte delle Istituzioni del territorio e dei Presidenti delle Organizzazioni professionali.
Un’occasione importante per fare il punto della situazione e mostrare nel dettaglio le attività che saranno condotte nei prossimi mesi presso il centro di Carpeneto, il quale si pone come punto di riferimento per le imprese in un’ottica di sviluppo della filiera agroalimentare.
“Vogliamo accompagnare le aziende in un percorso che permetta loro di compiere scelte accorte, sia per quanto riguarda la viticoltura e l’enologia, sia per la corilicoltura e la coltivazione del mandorlo – ha spiegato il Presidente di Agrion, Giacomo Ballari -. Un centro ricerche, quello di Carpeneto, che ritengo fondamentale e necessario in un’ottica di sviluppo futuro del territorio alessandrino, ma anche di tutto il Piemonte orientale. Sperimenteremo nuove tecniche, cercheremo ogni possibile soluzione per ridurre al minimo l’impatto ambientale delle coltivazioni agricole, perfezioneremo tecniche produttive in grado di elevare sempre più il profilo di sicurezza alimentare delle produzioni piemontesi. Un lavoro importante non solo per l’agricoltura piemontese per garantire uno sviluppo sostenibile dell’economia dei nostri territori ma un modo di utilizzare la ricerca e la sperimentazione a favore di tutti i cittadini del Piemonte che solo in questo modo potranno trovare le soluzioni alle tante sollecitazioni che giustamente pongono giornalmente al mondo produttivo. Consolideremo gli interventi di contrasto alla cimice asiatica con il sostegno del settore fitosanitario della Regione e il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Torino, il tutto in un’ottica di sostenibilità ambientale. Il campo sperimentale sul nocciolo che abbiamo da poco inaugurato alla presenza delle autorità locali e delle istituzioni è un punto di partenza, non di arrivo: la ‘macchina’ è rimessa in sesto ed è pronta per proseguire con le sperimentazioni per il supporto dell’agricoltura piemontese e costruire progettualità.”
“Sarà una sfida importante – ha affermato il Coordinatore tecnico scientifico Lorenzo Berra che ha presentato in dettaglio le attività sperimentali in corso a Carpeneto -. Agrion c’è ed è pronta a fornire soluzioni e dare risposte concrete per lo sviluppo dei territori e delle filiere. Tuttavia è importante rafforzare la collaborazione tra Agrion e le istituzioni del territorio per riempire di contenuti questo importante progetto, definire insieme gli obiettivi strategici in linea con le esigenze dei territori per poi fare rete con gli altri centri di ricerca nazionali ed esteri ed andare a convogliare sulle nostre esigenze le migliori competenze in termini di ricerca ed innovazione e le risorse dedicate a tutti i livelli a questo tipo di attività.”
Questa è la sfida dei prossimi mesi ed è per questo che il Presidente Ballari, a nome di tutto il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, ha lanciato al proposta, da molti condivisa, di istituire un tavolo di coordinamento tra istituzioni, organizzazioni agricole e rappresentanze territoriali per costruire insieme una serie di azioni in grado di supportare lo sviluppo dell’agricoltura e dei economie locali del Piemonte Orientale attraverso una crescita costante dell’attività della Fondazione Agrion e del suo centro operativo di Carpeneto.
Durante il meeting si è parlato anche dell’operazione di contrasto alla cimice asiatica attraverso la lotta biologica e la diffusione della vespa samurai sul territorio piemontese, che entra nel vivo proprio quest’anno e vedrà coinvolta anche Tenuta Cannona a Carpeneto.
Da alcuni anni a questa parte, infatti, per contrastare la cimice asiatica è stato costituito un gruppo di lavoro, che ha coinvolto la Fondazione Agrion, il Settore Fitosanitario Regionale e Servizi Tecnico-Scientifici, DISAFA Unito, Unità Entomologia generale e applicata, Università di Torino, Organizzazione dei Produttori e Organizzazioni Professionali, che ha operato nell’ambito del Tavolo tecnico regionale per l’emergenza fitosanitaria Halyomorphahalys, e dell’Osservatorio Cimice Asiaticaper il coordinamento delle varie attività, focalizzate soprattutto sul nocciolo, finanziate da Ferreo Hazelnut Company, Fondazioni bancarie e altri enti presenti sul territorio.
L’obiettivo del rilascio del parassitoide Trissolcus japonicus (vespa samurai) è quello di accelerare l’incremento della popolazione, e quindi della sua diffusione, affinché possa raggiungere livelli tali da portare a una progressiva riduzione delle popolazioni di Halyomorpha halys e salvaguardare, così, le coltivazioni piemontesi.
“Consideriamo la Tenuta Cannona a Carpeneto come opportunità per nuove e future iniziative – ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa – essendo un centro che ha la capacità di offrire un campo di sperimentazione tra i primi in Italia per la sua estensione. Una iniziativa realizzata dalla Fondazione Agrion che ci permette di continuare a sperimentare nel campo della corilicoltura, alla ricerca della qualità e del miglioramento della resa dei nostri prodotti piemontesi. Per questo Tenuta Cannona assume anche un ruolo fondamentale nel contrasto alla cimice asiatica, come sito di diffusione della vespa samurai utilizzata nella lotta biologica, azione che la Regione sostiene in tutto il Piemonte”.
Si ringraziano per aver dato il loro prezioso contributo alla videoconferenza, l’Assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa, il Presidente di UnionCamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, il Sindaco di Carpeneto, Gerardo Pisaturo, e tutti i rappresentanti delle Organizzazioni Professionali del territorio.