Il Presidente di Fondazione Agrion: “Necessario sviluppare un lavoro costante di ricerca e innovazione, in grado di sostenere un forte efficientamento energetico del settore agricolo”.
Si è tenuto mercoledì 12 aprile, il Forum Energia 2022, organizzato da Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, al quale ha partecipato anche il Presidente di Fondazione Agrion, Giacomo Ballari. Un’occasione importante di incontro e di confronto sulla situazione attuale e sugli scenari futuri del settore energetico, con un focus sulle rinnovabili in Piemonte.
Il Presidente Ballari ha aperto il suo intervento, presentando l’iniziativa di Agrion legata al progetto Oasi fiorite per la biodiversità, con la quale haesortato i detentori di parchi fotovoltaici a terra a farli diventare delle “oasi fiorite” attraverso la semina di miscugli di essenze: una soluzione sicuramente gradita da api e farfalle che può rendere più efficiente e sostenibile la gestione degli impianti, riducendo la polvere a terra e eliminando l’uso di diserbanti per il controllo delle erbe infestanti.
“A livello mondiale, ogni anno il settore agricolo utilizza oltre il 30% dei consumi totali di energia ed è causa del 22% delle emissioni. Dal 1990 ad oggi, il fabbisogno energetico del settore è incrementato del 20%: è evidente come sia necessario sviluppare un lavoro costante di ricerca e innovazione, in grado di sostenere un forte efficientamento energetico del settore. Serve un forte impegno da parte di tutti per cercare di ridurre significativamente i consumi. Dobbiamo, inoltre, potenziare le capacità del settore agricolo per produrre energia in maniera autonoma: l’agrivoltaico può rappresentare un modo virtuoso per coniugare un incremento di produzione e di energia solare con il mantenimento di produzioni agricole di qualità, così da creare nuovo valore e ridistribuirlo sul territorio. Fondazione Agrion intende sperimentare soluzioni di questo tipo, sia in campo vitivinicolo che nella coltivazione dei piccoli frutti, ma anche su alcune colture frutticole: l’obiettivo è favorire colture negli spazi sotto e fra le fila dei pannelli, consentendo di produrre energia, ma senza compromettere la produttività dei terreni agricoli. Nuovi sistemi a celle mobili, come anche il posizionamento alternato sui filari, rappresentano innovazioni da valutare che possono essere utili per mitigare l’impatto dell’irraggiamento solare sulle colture, a fronte dei cambiamenti climatici. La sfida dei prossimi anni sarà quella di costruire delle filiere produttive che si avvicinino sempre di più ad un’autosufficienza energetica: le imprese agricole possono diventare i soggetti che forniscono l’energia che serve ad un prodotto, dalla sua coltivazione in campo fino alle tavole dei consumatori, senza tralasciare passaggi importanti come la frigoconservazione o la trasformazione. Agrion è a disposizione di chi vuole provare a giocare questa sfida: la sostenibilità energetica che sapremo sviluppare sarà uno degli elementi di confronto competitivo sui mercati per il futuro dell’agroalimentare. Condivido appieno lo slogan di Legambiente ‘Attiviamo il Cambiamento’: noi siamo pronti a mettere in campo tutto il nostro impegno e le nostre competenze, a servizio di una rete di ricerca e innovazione all’altezza delle sfide in campo.”