Incontro Tecnico su Peperone e Pomodoro cuore di bue

Numerosissimi produttori e tecnici hanno partecipato all’Incontro Tecnico su Peperone e Pomodoro cuore di bue, organizzato dal Comune di Carmagnola, dalla Fondazione Agrion e dal Consorzio del Peperone di Carmagnola.

Si tratta di una produzione strategica per il Piemonte, tenendo presente che, sul territorio regionale, il peperone ricopre una superficie coltivata di circa 170 ettari, e il pomodoro da mensa di circa 200 ettari.

Ad aprire l’incontro, l’intervento della Prof.ssa Luciana Tavella (DISAFA – Entomologia Generale e Applicata) che ha fatto il punto sulla problematica cimice asiatica. Dopo aver descritto l’andamento delle popolazioni negli ultimi anni, ha approfondito gli aspetti legati ai mezzi di difesa, che possono essere utilizzati per il contenimento della sua diffusione. L’ultima parte della presentazione è stata dedicata ai parassitoidi indigeni e alla vespa samurai (Trissolcus japonicus) con l’intento di contenerne le infestazioni sul territorio. Presentazione di L. Tavella

La seconda relazione, a cura del Dott. Massimo Turina (Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante – CNR), ha affrontato un altro tema delicato per i produttori: le virosi. È stata appurata la rottura delle resistenze da parte del virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro (TSWV), e la comparsa nel corso del 2019 di un nuovo virus molto pericoloso, il Tomato Brown Rugose Fruit Virus (ToBRFV). Si tratta di un tobamovirus molto pericoloso in quanto non necessita di un vettore biologico, come nel caso del TSWV, ma può essere trasmesso dal semplice contatto con superfici infette (attrezzi, indumenti, personale, impollinatori, ecc). Dopo la descrizione della sintomatologia, è stato affrontato il tema della difesa che, data la sua virulenza e mancanza di fonti di resistenza, si basa esclusivamente sulla prevenzione.

Slide virosi pomodoro in Piemonte

Il terzo argomento dell’incontro è stato trattato dal Prof. Ezio Portis (DISAFA – Genetica Agraria), che ha parlato dei risultati ottenuti da un progetto dedicato al risequenziamento del genoma del peperone (RisEPP), finanziato dalla Fondazione CRC e svolto in collaborazione con Agrion e Confagricoltura. Il lavoro è stato svolto sugli ecotipi piemontesi di peperone (Cuneo, Corno, Quadrato e Tumaticot), per valutarne le differenze e sottoporli a stress ambientali per analizzarne il trascrittoma. Particolare attenzione durante il risequenziamento è stata dedicata all’identificazione dei geni di suscettibilità che sono una delle nuove frontiere del miglioramento genetico e per i quali sono in corso attività di ricerca per indurne la disattivazione mediante approcci basati sulle NBT (New Breeding Technologies).

Sono seguite infine due relazioni a cura dei ricercatori di Agrion, presentate dal Dott. Cristiano Carli. Per quanto riguarda la prima, sono stati esposti i risultati dello screening varietale 2019 del peperone ibrido mezzo lungo, dopo la presentazione dei dati statistici relativi alla coltura e all’andamento dell’annata. La prova realizzata presso l’azienda Pagliero di Carmagnola ha visto la messa a confronto di 15 varietà e selezioni a bacca rosse e 11 gialla di cui è stato fornito un profilo/giudizio pomologico e produttivo. La seconda relazione è stata dedicata ad un’altra specie molto presente in Piemonte: il pomodoro, tipologia cuore di bue. In questo caso una parte delle attività è stata dedicata al confronto varietale con 17 ibridi valutati nel 2019 di cui sono stati esposti i pregi e difetti emersi dall’analisi delle produzioni. Sempre al pomodoro è stata dedicata una triplice prova di valutazione del comportamento di teli di copertura a luce diretta e diffusa con trapianti in epoche diverse e con teli al primo, secondo e terzo anno di impiego. Rispetto al 2018 il comportamento dei teli ha evidenziato l’ottima performance di quelli a luce diffusa rispetto a quelli a luce diretta.

Nella seconda parte dell’incontro è stata data la parola alle società sementiere che forniscono i materiali per la realizzazione delle prove varietali. Sono intervenute Clause, Enza Zaden, Esasem, IGS, Rijk-Zwaan e Seminis-Bayer che hanno presentato i loro obiettivi e linee di ricerca.

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