Mercoledì 2 settembre, presso la sede di Manta (CN) della Fondazione Agrion, si è tenuto il consueto Incontro Tecnico su Pesco, varietà tardive, e Melo, varietà precoci, dove Davide Nari e Valentina Roera hanno presentato le novità della sperimentazione varietale.
Presenti molti operatori del settore, in particolare produttori, tecnici frutticoli e vivaisti.
Dopo l’intervento di apertura del coordinatore tecnico scientifico di Agrion, Lorenzo Berra, ha preso parola il responsabile della sperimentazione varietale, Davide Nari, presentando il trend delle superfici di melo e pesco in Piemonte. A partire dal 2016 vi è stato un evidente aumento delle superfici investite a melo con un incremento di più di mille ettari che ha portato la superfice piemontese a oltre 6.400 ha. I motivi di tale aumento sono da ricercare nelle recenti crisi del pesco e dell’actinidia.
Il pesco occupa attualmente una superficie di circa 3.700 ha con un trend fortemente negativo, se si considerano le ultime annate a partire dal 2012 in cui la superficie era di quasi 7.000 ha. Le ragioni sono legate in prima istanza all’andamento dei mercati e poi a fattori fitopatologici quali il virus della Sharka e la più recente Halyomorpha halys.
Al punto sulla situazione attuale piemontese è seguita la consueta carrellata varietale partendo dal pesco.
Tra le cultivar di Nettarine a polpa gialla più interessanti, presentate in epoca Nectaross, si conferma interessante anche in pieno campo Alma 2*. L’albero è di vigoria intermedia, mentre il frutto è di grossa pezzatura con forma oblunga/rotonda, regolare. L’aspetto è attraente con sovraccolore rosso intenso su oltre l’80% della buccia. Poco aderente la polpa, di buona consistenza. Il sapore è molto buono equilibrato-aromatico. In epoca Orion è stato proposto l’inserimento in lista di Kinolea*. Nettarina di grossa pezzatura potenziale. Forma tondeggiante regolare. Aspetto del frutto attraente con colore rosso vivo sul 60-70% della buccia. Il sapore è molto buono dolce e aromatico. Scarsa presenza di rugginosità nel 2020.
Tra le pesche a polpa gialla non sono emerse particolari novità rispetto alla scorsa annata.
Per quanto riguarda pesche e nettarine a polpa bianca si segnalano le seguenti cultivar: in epoca Alirosada, interessanti le prime produzioni del pieno campo di Ophelia® ZAI 685 PB. Pesca con frutto regolare di forma tondeggiante. La pezzatura è “AA-A” prevalente. Molto attraente l’aspetto con sovraccolore rosso intenso su oltre il 95% della buccia. Media la consistenza della polpa, di buon sapore molto dolce.
Tra le nettarine a polpa bianca si conferma, anche in pieno campo, Majestic Pearl* che matura circa tre settimane dopo Magique. La produttività è media. Grossa la pezzatura dei frutti di forma rotonda, regolare. L’aspetto è molto attraente con sovraccolore rosso scuro intenso e brillante. La polpa è di buona consistenza con sapore buono, dolce e aromatico con bassa acidità.
Per quanto riguarda il melo precoce, Davide Nari -prima di presentare i dati del gruppo Gala- ha parlato delle altre cultivar a maturazione precoce. In particolare sono emerse interessanti le produzioni di Early Crunch*. Cultivar che matura venticinque giorni prima di Gala, caratterizzata da buona e costante produttività. Il frutto è di forma tronco conico-breve, di media pezzatura. Il sovraccolore è rosso striato, di elevata estensione. La polpa è croccante di media consistenza. Il sapore è buono, equilibrato. Tra le resistenti, in osservazione a Manta già da qualche anno, prima come selezione e poi come varietà, Inobi*. Matura qualche giorno dopo Gala. Il frutto è di media pezzatura con forma molto regolare. L’aspetto è molto attraente con sovraccolore rosso brillante su oltre il 90% della buccia. Sottile e lungo il peduncolo. La polpa è fondente, mediamente succosa di buon sapore dolce. La produttività è risultata purtroppo poco regolare.
Nel gruppo Gala, l’introduzione di mutanti a colorazione uniforme sempre più brillante e/o intensa, che ha trasformato lo standard estetico del gruppo è ormai giunta ad un punto difficile da migliorare. Occorre però riflettere sulla continua ricerca di mele a colorazione sempre più precoce, diffusa ed intensa, che va a pregiudicare il rispetto della corretta epoca di maturazione e di conseguenza il raggiungimento di un adeguato standard qualitativo. Questa situazione ha fatto sì che alcuni importanti mercati esteri hanno iniziato a manifestare una preferenza verso le Gala striate, bicolori, con un colore di fondo che permette di valutare il grado di maturazione e di programmare correttamente gli stacchi uniformando il prodotto.
Tra le novità presentate si segnalano Gala Fenzem 1*, clone di origine italiana caratterizzato da colorazione molto intensa, di tipologia uniforme. Galifo*, clone di origine francese caratterizzato da sovraccolore di tipologia striata. Buona estensione della colorazione, brillante e luminosa a livello dei testimoni. Galamic*, cultivar con albero compatto, di habitus semi-spur. I frutti sono intensamente colorati, assimilabili alla serie “colorazione uniforme molto intensa e diffusa”. Fenplus*, clone di origine sudtirolese, con frutti caratterizzati da colorazione molto intensa, di tipologia uniforme. Il livello della colorazione è molto alto, assimilabile alla serie “colorazione uniforme molto intensa e diffusa”.
Inoltre dal 2019 con la cultivar Fenplus* è stata allestita una prova con la forma di allevamento Guyot®.