Lunedì 11 ottobre, il Presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna, e il Vicepresidente, Flavio Manavella, hanno raggiunto la sede di Manta della Fondazione Agrion per conoscere i progetti di ricerca in cui è impegnata la Fondazione e confrontarsi su una serie di tematiche legate allo sviluppo sostenibile e alla promozione dell’agroalimentare piemontese.
Dopo una breve presentazione del Centro sperimentale e delle varie attività in corso sulle quattro sedi, l’incontro si è aperto con il saluto di alcuni rappresentanti delle istituzioni locali quali Sindaci del territorio, Presidenti dei GAL e delle Unioni Montane della zona, invitati ad unirsi alla mattinata di confronto.
L’incontro è poi entrato nel vivo con l’intervento del Presidente di Agrion, Giacomo Ballari: “Abbiamo voluto organizzare questo appuntamento per presentare i progetti di ricerca e le sperimentazioni avviate. È da diversi anni ormai che la nostra realtà lavora a supporto del territorio: per favorire lo sviluppo economico delle vallate, innanzitutto occorre rafforzare la collaborazione con gli enti locali. Agrion deve fungere da collettore delle esigenze del territorio e le ricerche avviate negli anni, insieme ai dati raccolti, devono permettere di definire modelli replicabili per incentivare lo sviluppo delle aree interne”.
Condiviso da tutti il ruolo strategico del settore agroalimentare e di quanto sia importante per lo sviluppo della nostra Regione, a vocazionalità tipicamente agricola, l’obiettivo comune, ora, è quello di rafforzare i tre pilastri della sostenibilità: ambientale, economica e sociale. Solo lavorando a sostegno e a supporto dei comuni, delle province, dei GAL e delle Unioni montane, sarà possibile creare un modello di agricoltura più ecosostenibile e di riferimento per i mercati di prossimità del nostro territorio.
“Occasioni come questa, servono proprio ad attivare nuove sinergie: sono molto soddisfatto della visita – ha concluso il Presidente Ballari -. La giornata di oggi rappresenta un punto di partenza sul quale costruire il lavoro per il futuro”.